Audiencia del Santo Padre a los capellanes de colegio de la Suiza romanda

7 de octubre de 2022.– La importancia del acompañamiento de los jóvenes, incluso en una perspectiva ecuménica, son los dos aspectos por los que el Papa elogió la labor de los capellanes escolares de la Suiza francesa, algunos de los cuales fueron recibidos hoy en audiencia por Francisco. Su «exigente trabajo», como lo definió el Papa, «da mucho a quienes lo viven con una fuerte motivación y con un espíritu generoso», que es importante precisamente por su cercanía a la realidad de los jóvenes: «Esto es precioso porque no son cosas que han leído en los libros: es el fruto de su estar con los jóvenes, acompañándolos, escuchándolos… Y también llevándolos ante el Señor, en la oración. Es ahí, en el silencio, donde resurgen los rostros, las historias, las sonrisas y las lágrimas, los sueños… Y es ahí donde también encuentran el impulso interior, porque un trabajo como el suyo absorbe mucha energía y puede agotar el espíritu si no hay la «savia» del Señor para recargarlo».

A continuación, Francisco se remonta al trabajo del Sínodo para y con los jóvenes de hace cuatro años y a sus frutos, para indicar a los capellanes cómo, gracias a su cercanía a los jóvenes, pudieron «en cierto sentido, escribir nuevas páginas de la Carta que salió de aquel Sínodo: la Exhortación Apostólica Christus vivit»: «Cada vez que uno de ustedes acompaña a dos o tres jóvenes en camino, los escucha, escucha las decepciones, los fracasos, las dudas que llevan dentro, y luego les habla de Jesucristo, despertando la esperanza en sus corazones, ahí se renueva algo de la experiencia de los discípulos de Emaús. No depende de su habilidad: es Cristo vivo quien pasa, es su Espíritu quien actúa; pero es importante que estén allí, su presencia junto a ellos es necesaria».

Por último, pero no por ello menos importante, el segundo aspecto, el ecuménico, ya que ser a la vez católico y protestante y trabajar juntos en colaboración, significa para los capellanes dar «un buen testimonio, y puede ayudar a la Iglesia a crecer hacia una unidad cada vez más plena, más conforme a la voluntad de Cristo el Señor».

VATICAN NEWS / Iglesiaactualidad

Saluto del Santo Padre

Caro fratello,
Cari fratelli e sorelle,

Vi ringrazio di avermi fatto conoscere la vostra esperienza di servizio, accanto a giovani studenti della Svizzera romanda. Un lavoro impegnativo, ma che sicuramente dà tanto a chi lo vive con una motivazione forte e con animo generoso.

Ringrazio il vostro “portavoce” per la sua presentazione – molto chiara, anche le tue domande finali –, che ha messo in luce alcuni aspetti della realtà giovanile. Questo è prezioso perché non sono cose che avete letto sui libri: è il frutto del vostro stare con i ragazzi, accompagnarli, ascoltarli… E anche portarli davanti al Signore, nella preghiera. È lì, nel silenzio, che riemergono i volti, le storie, i sorrisi e le lacrime, i sogni… Ed è lì che voi ritrovate anche lo slancio interiore, perché un lavoro come il vostro assorbe molte energie e può esaurire lo spirito se non c’è la “linfa” del Signore che lo ricarica.

Mi piace vedere il vostro lavoro sullo sfondo del Sinodo per e con i giovani, che abbiamo vissuto quattro anni fa. Anche quel Sinodo non si è esaurito con un bel documento finale, ma è stato il momento culminante di un cammino ecclesiale che precede e che segue l’assemblea. E direi che, con il vostro stare accanto ai giovani, anche voi potete, in un certo senso, scrivere nuove pagine della Lettera che è venuta fuori da quel Sinodo: l’Esortazione apostolica Christus vivit (25 marzo 2019).

Ogni volta che uno di voi si affianca a due o tre giovani in cammino, li ascolta, ascolta le delusioni, i fallimenti, i dubbi che portano dentro, e poi parla loro di Gesù Cristo, risvegliando nei loro cuori la speranza, lì si rinnova qualcosa dell’esperienza dei discepoli di Emmaus. Non dipende dalla vostra bravura: è Cristo vivo che passa, è il suo Spirito che agisce; ma è importante che voi ci siate, è necessaria la vostra presenza accanto a loro. Essere lì, accompagnare.

E un aspetto che merita di essere sottolineato è quello ecumenico: voi siete cattolici e protestanti e lavorate insieme. Un tempo ci bruciavamo! Adesso è bello questo lavorare insieme, è bello, lavorare in collaborazione. E questo è buono, dà buona testimonianza, e può aiutare la Chiesa a crescere verso un’unità sempre più piena, più conforme alla volontà di Cristo Signore. Vi incoraggio ad andare avanti su questa strada.

Cari fratelli e sorelle, vi ringrazio ancora della vostra visita. Vi auguro ogni bene per il vostro lavoro. Di cuore benedico voi, i vostri colleghi e le vostre famiglie. E vi chiedo per favore di pregare per me.

Deja una respuesta

Introduce tus datos o haz clic en un icono para iniciar sesión:

Logo de WordPress.com

Estás comentando usando tu cuenta de WordPress.com. Salir /  Cambiar )

Imagen de Twitter

Estás comentando usando tu cuenta de Twitter. Salir /  Cambiar )

Foto de Facebook

Estás comentando usando tu cuenta de Facebook. Salir /  Cambiar )

Conectando a %s